Lo scorso 15 aprile Binario 15 ha avuto il piacere di ospitare presso Il Melograno l’attivista afgana per i diritti umani Malalai Joya. Durante l’incontro le donne afgane che frequentano i nostri laboratori hanno avuto la possibilità di confrontarsi con lei raccontando le proprie esperienze.
Binario 15 ha avuto l’occasione di conoscere Malalai Joya e ascoltare la preziosa testimonianza del suo attivismo per i diritti umani in Afghanistan. Nel 2003, a soli 26 anni, fu eletta delegata alla Loya Jirga, ovvero la “grande assemblea” del popolo afghano che nel 2004 avrebbe poi approvato la nuova carta costituzionale del paese. Durante una seduta Malalai prese la parola e denunciò apertamente i crimini dei “signori della guerra” che controllavano, e ancora oggi controllano, il suo paese. Nei soli 3 minuti che le vennero concessi per parlare riuscì a dare voce al suo popolo denunciando il rischio di passare dal controllo e dalle vessazioni di un gruppo di criminali a quello di un altro gruppo di criminali. Quel giorno Malalai venne cacciata dall’assemblea e da allora vive sotto scorta.
Questo non l’ha fermata dal continuare a lottare per il suo paese tanto che venne eletta nel primo parlamento nato da libere elezioni dopo il periodo dei talebani. Nel 2007, però, venne di nuovo bandita a causa di alcune dichiarazioni rilasciate durante un programma televisivo. Da allora è stata ingiustamente esclusa dalle istituzioni afgane e continua la sua battaglia portando in giro per il mondo il suo messaggio di libertà.