Progetto rivolto alle donne migranti (da dicembre 2016)
Il nuovo progetto nasce dall’osservazione del cambiamento avvenuto nei flussi migratori provenienti dall’Afghanistan. In precedenza le nostre attività erano infatti dedicate ai minori stranieri non accompagnati e neo-maggiorenni che arrivavano in Europa attraverso l’Italia. Successivamente la rotta si è spostata nell’Europa dell’est e i Balcani, ma dal 2016, con la firma dell’accordo UE-Turchia e l’inasprimento generale delle frontiere, gli spostamenti sono stati quasi del tutto inibiti. Ad oggi le isole greche sono diventate un punto di non ritorno, scenario di veri e propri campi di prigionia dove la vita di donne, uomini e bambini è sospesa tra muri, disagio sociale e psicofarmaci.
Preso atto di questi cambiamenti e attraverso l’osservazione continua del nostro territorio, ci siamo rese conto che in questi anni alcuni degli uomini afghani residenti a Roma avevano richiesto e ottenuto il ricongiungimento con le proprie mogli creando dei nuovi nuclei familiari a Roma e provincia.
La proposta prende quindi spunto dall’esperienza dell’associazione e restando coerente agli stessi obiettivi di supporto nel percorso di inclusione nella nuova società, rivolge l’attenzione alle donne afghane residenti a Roma. Le attività, anche in questo caso, mirano ad incrementare il livello di autonomia e partecipazione sociale di categorie a rischio di emarginazione e isolamento a causa di difficoltà linguistiche e del mancato accesso, per motivi legati alla natura della presenza, a misure di accoglienza e inclusione.
- Obiettivi: supportare percorsi di autonomia e di inclusione sociale dedicati alle donne migranti.
- Quando: le attività sono partite nel mese di dicembre 2016 con cadenza settimanale (prevalentemente
sabato pomeriggio). - Dove: Il Melograno – Centro Informazione Maternità e Nascita, Via Saturnia, 4/a, 00183 Roma
- Target utenza: Il gruppo è attualmente composto da circa 60 donne in maggioranza provenienti
dall’Afghanistan attraverso il ricongiungimento familiare. Mentre alcune vivono in Italia
da alcuni anni, altre sono arrivate da pochi mesi; tuttavia malgrado i tempi di permanenza siano
diversi, si denotano le stesse difficoltà di accesso al contesto italiano. Ai nostri laboratori insieme alle donne partecipano anche i loro bambini, in prevalenza nati in Italia o arrivati qui dopo i primi mesi di vita. - Attività: i laboratori sono strutturati nelle seguenti aree di lavoro:
– Attività di socializzazione: celebrazione di ricorrenze culturali e religiose; visite guidate alla scoperta di Roma sia con scopo ricreativo che finalizzate ad una mappatura della città e dei suoi servizi; cineforum; partecipazione ad attività di rete con altre associazioni, etc.
– Avvicinamento alla lingua italiana: laboratori di studio e pratica della lingua italiana sotto forma
di piccole lezioni, conversazione guidata, lettura e proiezione di film.
– Segretariato sociale: basato sull’individuazione di necessità specifiche e finalizzato al supporto dell’accesso ai servizi e alle risorse del territorio romano.
– Orientamento al lavoro: colloqui individuali, attività di gruppo, preparazione del CV, bilancio di
competenze, ricerca corsi e tirocini, utilizzo del PC per la ricerca lavoro.
– Attività ludiche e di alfabetizzazione per i bambini che sono presenti insieme alle mamme.